Il terremoto del gennaio 1968, che devastò la Valle del Belice, nelle province di Trapani e Agrigento, non distrusse solamente paesi ma colpì profondamente un tessuto sociale che ancora ne mostra i segni più tangibili, come le macerie, o meno tangibili, come lo spopolamento della valle.
Il progetto in corso è associato al Viaggio fotografico – in collaborazione con Itinerari Metropolitani – con l’obiettivo di provare a documentare come i vecchi paesi colpiti siano stati ricostruiti, indagare il rapporto tra il nuovo ed il vecchio, tra continuità e discontinuità storica e di come sia stata influenzata l’identità territoriale. Osservare come gli interventi di grandi artisti contemporanei si siano fusi con il territorio e con la popolazione, facendo rinascere o cambiando il volto della valle.
Il progetto predilige il linguaggio della fotografia di paesaggio urbano, scegliendo il luogo come metafora di racconto delle vite, delle presenze e della assenze di un territorio.