Ballata sul Bosforo.
La capitale turca è un bacino sconfinato di umanità, architettura, spiritualità e commercio. Una città immensa e sterminata, divisa su due continenti, divisa dal suggestivo stretto del Bosforo. Vista da lontano l’antica capitale dell’Impero Romano e Ottomano è un susseguirsi a perdiocchio di grandi cupole di chiese cristiane o di meravigliose moschee.
Vista da vicino è un dedalo intricato di vicoli, situazioni che cambiano da un angolo all’altro. Tra il risuonare del Muezzin e il richiamo dei tanti bazar sparsi per la città, allontanandosi dal centro turistico è una città tutta da scoprire. A tratti desolante, il più delle volte sorprendente. Mare e minareti ne tratteggiano un profilo profondo e affascinante.
Le zone di Fatih, Fener e Balat sono sicuramente le più ricche di storia, le più affascinanti e caratteristiche di tutta Istanbul. Proprio per questi motivi rientrano nella lista dei patrimoni dell’Unesco.
Zone in cui i popoli e le religioni si sono nel tempo mescolati e sovrapposti, evidenziando e portando fino ai giorni nostri una straordinaria ricchezza di architetture, di monumenti religiosi, di colori e di prelibatezze gastronomiche. I 3 quartieri si trovano all’interno delle mura della città vecchia, ad ovest di Eminönü e si affacciano sul Corno d’Oro.