Festa del Solstizio d’Estate festeggiata secondo le antiche tradizione baltiche presso il Museo Etnografico Open Air di Riga, Lettonia. Con il termine Jāņi (IPA: jaːɲi) si designa una festività lettone che si celebra a metà giugno, per festeggiare il solstizio d’estate, il giorno dell’anno con il maggior numero di ore di luce e con il minore di oscurità. Entrambi i giorni di Jāņi sono festa nazionale, e la gente solitamente li trascorre in campagna. La tradizione vuole questi siano i giorni nei quali le forze della natura esprimano il massimo della loro forza, e nei quali il confine tra il mondo materiale e quello spirituale sia il più sottile. Nel passato, si credeva che streghe malefiche andassero in giro durante questo periodo; per questo motivo, la gente adornava le proprie abitazioni con rami di sorbo e spine, a scopo protettivo. Al giorno d’oggi, altre decorazioni sono popolari tra le quali rami di betulla ma anche di quercia, fiori e foglie, specialmente di felce. Si indossano ghirlande fatte di fiori (per le donne) o foglie di quercia (per gli uomini). Nelle zone rurali si decora anche il bestiame.
Al Museo Etnografico Lettone all’Aperto, a pochi minuti da Riga, i visitatori provenienti da tutto il mondo hanno la possibilità di assaporare un po’ dello spirito e della magia del solstizio d’estate lettone, ripercorrendo le tradizioni più antiche: decorazioni, canzoni e balli in abiti tradizionali, giochi e cibo. Senza tralasciare la bellezza del museo che sorge sulle sponde di un villaggio di pescatori: qui si possono scoprire decine di edifici, soprattutto in legno, che celebrano le antiche usanze contadine lettoni. Chiese, mulini, fattorie, migliaia di oggetti autentici forniscono uno spaccato della vita rurale di un tempo, avvolti in un’atmosfera surreale, quasi magica.
Questo reportage è stato realizzato nel giugno 2012 nel corso del Viaggio Fotografico “Sulle Orme di Jani” organizzato con il Collettivo WSP Photography.