In natura niente è perfetto e tutto è perfetto. Gli alberi possono essere contorti,
incurvati in modo bizzarro, ma risultare comunque bellissimi.
(Alice Walker)

La vasta area verde che contraddistingue il Villaggio Olimpico, una zona urbanistica del Municipio II di Roma, è tra le più estese del verde pubblico gestito da Roma Capitale ed è classificata come verde attrezzato di quartiere.

Nel complesso che costituisce il Villaggio Olimpico, realizzato dall’INCIS (Istituto Nazionale Case Impiegati dello Stato) in occasione dei Giochi Olimpici del 1960, il verde ha sempre fatto da padrone. Il Villaggio ha una superficie di circa trentacinque ettari di cui sette sono coperti da abitazioni, ma non interrotti grazie ai pilotis, dodici utilizzati per strade e servizi e ben sedici destinati a parco. Nella sua realizzazione inoltre, oltre ad arbusti e cespugli, sono piantatati ottocento alberi, assenti nella piana originaria.

È impossibile girare per il Villaggio senza imbattersi in prati estesi, aiuole, alberi, piante di diverse specie.
È un verde che ora più che mai rivendica i suoi spazi. Presente anche quando non si vede, a volte soffocante, prepotente, ma soprattutto resiliente. Resiste ai cambiamenti del quartiere, all’alternarsi delle giunte capitoline, al passaggio delle stagioni.

E laddove non c’è, è la sua assenza a riempire lo spazio.